Responsabilità civile sanitaria: andamento, criticità e riforme

Il mercato della RC sanitaria in Italia presenta numerose sfide, dalla concentrazione del mercato all'elevata incidenza del contenzioso e ai lunghi tempi di liquidazione dei sinistri.
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La responsabilità civile (RC) sanitaria rappresenta un settore cruciale e delicato del mercato assicurativo, con implicazioni significative sia per le strutture sanitarie che per i professionisti del settore. Nell’ultimo dato disponibile del 2022, i premi per la RC sanitaria hanno raggiunto i 658 milioni di euro, un importo significativo ma con una crescita contenuta rispetto al passato. Questo articolo esplorerà l’andamento, le criticità e le riforme in atto per migliorare il sistema della RC sanitaria in Italia.

Andamento della responsabilità civile sanitaria

Nel 2022, i premi per la RC sanitaria hanno costituito il 13% del totale della RC generale, raggiungendo i 658 milioni di euro. Mentre la RC generale è cresciuta del 28% negli ultimi cinque anni, quella sanitaria ha registrato solo un incremento del 9%, con una stagnazione nel 2022. Questo scenario riflette una tendenza alla stabilità piuttosto che alla crescita esponenziale, ponendo interrogativi sul futuro del settore.

Concentrazione del mercato

Un altro aspetto rilevante del mercato della RC sanitaria è la sua alta concentrazione. Le prime cinque imprese coprono il 77% della raccolta complessiva della responsabilità civile sanitaria, contro il 45% della RC generale. Per le strutture pubbliche, questa concentrazione raggiunge addirittura il 99%, evidenziando un problema di concorrenza che la Legge Gelli potrebbe contribuire a mitigare. La legge mira infatti a stimolare sia la domanda che l’offerta, creando un mercato più dinamico e competitivo.

Incidenza del contenzioso

Un elemento critico nel panorama della RC sanitaria è l’elevata incidenza del contenzioso. Un sinistro su quattro gestito dal 2011 al 2022 è stato oggetto di contenzioso. Sebbene ci sia una tendenza alla riduzione, il contenzioso rimane ancora molto alto. Questo fenomeno è legato a diversi fattori, tra cui la qualità del dialogo tra medico e paziente e il sospetto di frodi, che giustificano i progetti in corso per la creazione di una “Banca dati sinistri” nei rami non-auto.

Tempi di liquidazione

I tempi di liquidazione nella RC sanitaria sono particolarmente lunghi, con appena il 9% dei sinistri liquidati nell’anno di denuncia. Questo ritardo è sia causa che effetto del contenzioso, contribuendo a mantenere alta l’incidenza delle controversie. La lentezza nella gestione dei sinistri è un problema che necessita di interventi per migliorare l’efficienza del sistema.

Redditività delle polizze

Dal punto di vista della redditività, c’è una netta differenza tra le polizze stipulate dalle strutture sanitarie e quelle del personale sanitario. Le polizze per le strutture sanitarie hanno un rapporto sinistri/premi (loss ratio) superiore al 100%, indicando una perdita, mentre quelle del personale sanitario hanno un rapporto inferiore al 100%, garantendo margini positivi di redditività. Questa disparità riflette le diverse dinamiche di rischio e gestione all’interno del settore sanitario.

Accantonamenti e auto-ritenzione

Dal 2014, gli accantonamenti per auto-ritenzione del rischio nelle strutture sanitarie pubbliche sono risultati superiori ai premi assicurativi, raggiungendo un picco nel 2017, con l’approvazione della Legge Gelli. Tuttavia, dal 2018, gli accantonamenti hanno cessato di crescere e la raccolta premi è rimasta stagnante. Questo fenomeno pone le strutture sanitarie di fronte al dilemma tra accantonare fondi per danni futuri e investire in attrezzature e servizi per la popolazione.

Decreto attuativo 232/2023

Il Decreto attuativo 232/2023 rappresenta un passo avanti significativo per migliorare la situazione della RC sanitaria. Il decreto stabilisce requisiti minimi per i contratti, obblighi di pubblicità e trasparenza, e norme per la gestione del rischio. Inoltre, introduce requisiti e condizioni per l’auto-ritenzione, in particolare riguardo ai fondi rischi e alla certificazione. Questo decreto è parte integrante di un’ampia riforma volta a creare un sistema più robusto e trasparente.

I sette passaggi della Legge 24/2017

L’iter legislativo della Legge 24/2017, noto anche come Legge Gelli, è articolato in sette passaggi chiave, ognuno dei quali mira a migliorare diversi aspetti della responsabilità civile sanitaria:

  1. Osservatorio nazionale buone pratiche: istituito presso AGENAS, mira a monitorare e promuovere le buone pratiche in sanità.
  2. Elenco società scientifiche ed enti pubblici e privati: un registro creato per garantire trasparenza e competenza nelle pratiche sanitarie.
  3. Linee guida buone pratiche: integrate nel Sistema nazionale per le linee guida (SNLG) per uniformare le pratiche sanitarie.
  4. Decreto sulla vigilanza IVASS: per garantire il rispetto dell’obbligo assicurativo.
  5. Decreto sulle polizze obbligatorie: che specifica i requisiti minimi dei contratti assicurativi.
  6. Decreto sui dati per l’Osservatorio: per migliorare la raccolta e l’analisi dei dati relativi ai sinistri.
  7. Regolamento su contributi e Fondo di garanzia: per supportare le vittime di medical malpractice.

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