Il Consiglio Nazionale Forense si mostra soddisfatto della decisione di posticipare di un anno l’avvio del processo penale telematico, presa durante il tavolo di lavoro presieduto dal viceministro Francesco Paolo Sisto, e per l’accoglimento della proposta avanzata da Cnf, Ocf, Aiga e Ucpi, che prevede il doppio canale per il deposito degli atti: sia attraverso il portale dedicato che tramite la posta elettronica certificata (PEC).
Francesco Greco, Presidente del CNF, dichiara: “L’avvocatura non è contro il processo penale telematico, anzi, è uno strumento tecnologico con il quale gli avvocati devono confrontarsi ma pretendiamo però che ci siano le giuste garanzie di efficienza. Il portale presenta tuttora aspetti problematici, per questo abbiamo chiesto la possibilità di prevedere un ulteriore periodo di rodaggio, fino al 31 dicembre 2024, in cui gli avvocati possono depositare gli atti anche tramite posta certificata. In questo modo gli avvocati che devono depositare gli atti, qualora non dovessero riuscire a finalizzare la procedura, hanno comunque a disposizione uno strumento alternativo che offre una sicurezza”.